Ora che la birra è diventata di moda, che dilagano i birrifici artigianali, e i migliori sommelier la accostano a piatti sinora accompagnati dal vino, è il caso di accennare alla sua storia millenaria. I più immaginano che la birra sia una bevanda di origine nordica, da vichinghi, in contrapposizione al vino che appartiene alla civiltà mediterranea. Invece la birra è probabilmente la prima “bevanda sociale” scoperta dall’uomo, all’avvento dell’agricoltura, quando nel Medio Oriente di circa diecimila anni fa si riuscì a domesticare i cereali. Cinquemila anni più tardi, in Mesopotamia e in Egitto, data l’abbondanza di orzo e grano, il pane e la birra divennero consumi di massa. Gli egizi li usavano come salari e valuta, e li lasciavano nelle tombe per accompagnare il viaggio nell’aldilà.
Nel bellissimo libro di Neil MacGregor, La storia del mondo in cento oggetti (Adelphi), l’oggetto 15 è una delle 130.000 tavolette scrittorie in argilla della collezione del British Museum. È uno dei primi esempi di scrittura di cui disponiamo, e proviene dall’Iraq meridionale del 3000 a.C.. “Non è un testo di alta letteratura: parla infatti di birra, e della nascita della burocrazia”. Si tratta infatti di un registro che dà conto del razionamento della birra. Il pittogramma della birra è una giara, e la dose di ciascun abitante è rappresentata da una testa reclinata su una ciotola, come se stesse bevendo. Nel dramma Le supplici, Eschilo distingue con orgoglio i greci, che usano la bevanda inebriante derivante dall’uva, dagli egiziani, che si accontentano di quella prodotta con l’orzo, per lui meno nobile ed efficace. Nella Anabasi di Senofonte, i diecimila mercenari che tentano di tornare a Pergamo da Babilonia si perdono, finiscono in Armenia, e scoprono la neve, il freddo, e il gusto della birra prodotta dalle popolazioni montane.
Ma come si è arrivati alla proibizione del consumo di alcolici, e dunque di birra, nei paesi di cui è stata la bevanda simbolica, cioè in Mesopotamia ed Egitto? Per Maometto, i doveri dei musulmani sono pregare frequentemente, fare la carità e non bere alcol. Pare che questo divieto sia stato inserito dopo che il Profeta vide due suoi discepoli accapigliarsi uscendo da una festa in cui avevano bevuto troppo. Inizialmente, la proibizione riguardava il vino, che tra l’altro aveva un ruolo di primo piano nella fede concorrente, quella cristiana. Poi venne estesa a ogni genere di alcolico, birra inclusa. Le birre dell’antichità non contenevano luppolo, che invece è diventato ingrediente fondamentale dal Medio Evo, epoca in cui la birra ha iniziato il suo lungo viaggio occidentale, dai monasteri fino ai pub e ai ristoranti stellati.