Illustrazione di Valeria Petrone
Davanti a me una bottiglia di marzemino, vitigno che, nel libretto del Don Giovanni di Lorenzo da Ponte, è il preferito del proverbiale seduttore. Così, per analogia, mentre sorseggio un primo bicchiere, mi immergo nei social network per studiare le evoluzioni di alcune dongiovanne di cui seguo con passione le conquiste e gli arrampicamenti. Le mie preferite sono ragazze che decidono di fare carriera in qualche campo e, nonostante abbiano talento, ritengono di aver bisogno di un aiuto, e che questo aiuto, previa seduzione, debba arrivare da un uomo noto e influente nell’ambito in cui vogliono emergere. Prendiamo, per esempio, una ragazza che voglia avere il successo che sente di meritare come giornalista o scrittrice. La nostra dongiovanna identifica sui social network i profili dei personaggi più in vista del settore: direttori di giornali e direttori editoriali. A quel punto comincia a mettere like a ogni uscita di questi signori (non a tutti: lei li “lavora” uno per volta), a commentare estasiata e soprattutto a condividere ogni loro post. Io, a casa, sorseggiando il mio marzemino, osservo le mosse. Guardo lui, la preda narcisista, e guardo lei, la cacciatrice bisognosa. Un giorno, lui abbocca e mette il primo like a lei. Ne seguono altri. Quel continuo essere condiviso e apprezzato rende l’uomo ben disposto e, in breve, tra i due si instaura un piano di conversazione privato, parallelo a quello che nel frattempo continua a svolgersi sui social, con la novità di qualche autorevole elogio pubblico che lui spende su di lei. In breve, il piano della conversazione privata diventa fittissimo. Lei lo fa sentire giovane, gli racconta cattiverie su altri potenti con cui è entrata in confidenza prima di lui, lo elogia pubblicamente e privatamente. Chi di noi non è stato incuriosito da persone piccanti, spregiudicate, e che, soprattutto, disprezzano tutti ma non noi, che anzi siamo i loro idoli? La storia tra i due continua come possiamo prevedere, dentro e fuori dalle lenzuola, e presto finisce, perché la social-arrampicatrice diventa ossessiva e pretenziosa. Io, intanto, ho aperto un’altra bottiglia e seguo la mia adorabile dongiovanna alle prese con un nuovo personaggio di potere. Ah, che spasso i social!