Camilla Baresani

Trappole (digitali) per fedifraghi

Illustrazione di Valeria Petrone

La mia amica Anna e io abbiamo deciso di non dedicare la degustazione di un pregiatissimo Barolo del 1970 a meditazioni profonde bensì a una rassegna di agguati della vita digitale. Due settimane fa mi aveva raccontato la scoperta di un presunto tradimento del marito: dopo avergli sottratto il telefono, frugando nella cronologia di Safari, aveva scovato ricerche della parola “escort”, con inequivocabili tariffe e immagini di chiappe&tette. Offesa ma anche perfida, anziché fargli una scenata liberatoria aveva fotografato lo schermo del telefono del marito, con tutte le cose compromettenti, ed era rimasta zitta in attesa di architettare costose separazioni o ricatti morali. Per farla sentire meno sola, elenchiamo così altri clamorosi casi di smascheramenti tecnologici. “Senti questa”, le dico: “Giorgio va con la fidanzata Carla a casa di Antonio, uno dei suoi migliori amici, con cui va sempre allo stadio. Ha dei vaghi sospetti, più che altro una brutta sensazione, da quando ha notato una certa complicità di sguardi tra i due. Carla sostiene di non essere mai stata a casa di Antonio. “Che bell’appartamento!” esclama quando entrano. Poi Giorgio dà un’occhiata al cellulare di Carla. Si è agganciato al wifi! Smascherati”.

“Eh, ma allora senti questa”, mi dice Anna: “Sofia ha sospetti sul marito, che dice di essere a un congresso a Roma. La ex del marito, con cui le pare ci sia sempre troppa intesa, vive a Bruxelles. Sofia chiama il marito, il telefono è spento ma un disco risponde ‘Le téléphone que vous essayez de joindre est éteint ou hors de portée’. A quel punto, poiché hanno un account Apple di famiglia, Sofia avvia un ‘trova il mio iphone’, e, appunto lo trova a Bruxelles, in Avenue de l’Auracaria 112, dove vive la ex”.

E così, dopo aver elencato altri casi di goffi tradimenti, uno per ogni bicchiere, ci troviamo con la bottiglia vuota e una certezza: ormai per mentire bisogna fare la vita dei latitanti, senza SIM e senza identità digitale. Il mondo contemporaneo spinge alla sincerità. Come faremo? In vino veritas, dicevano i latini. In smartphone veritas, diciamo noi.