Almeno una volta all’anno bisogna ristorarsi dal più bravo selezionatore di pescato sulla direttiva Anzio – Civitavecchia, nonché più fantasioso abbinatore di pesci crudi con altri elementi aromatici. Per non dire del rapporto qualità-prezzo, il migliore mai trovato in un ristorante di pesce. Parliamo dell’imprescindibile Romolo di Anzio, con il suo menu sbalorditivo di pesci, la batteria dei venti antipasti di crudo e i venti di cotto, i guazzetti e le minestre, i fritti.
Può forse capitare di sedere nell’ora e nel giorno del massimo affollamento, ma non vi capiterà mai né una caduta della qualità né di restare intrappolati al tavolo in attese estenuanti. Il tandem cucina e camerieri viaggia alla perfezione.
Se ci fosse ancora la monarchia, a Marco Tullio e Walter Regolanti di Romolo al Porto, dinastia di pescatori e ristoratori portodanzesi (o anziati), bisognerebbe attribuire un blasone per meriti gastroittici.