Dopo i consiglieri spirituali e dopo gli psicoanalisti, i guru della contemporaneità sono i nutrizionisti. La forma fisica come simulacro di quella cerebrale. Da Fiore, a due passi da via Veneto, troviamo declinate le parole d’ordine del salutismo. Una grande e bella terrazza, la cucina a vista con interni di gusto nordeuropeo, e piatti di “cucina flexitariana” (ossia vegetariana ma anche flessibile, con carne e pesce). E poi crudismo, proprietà nutritive non alterate grazie a cotture al vapore e sulla piastra di sale, attenzione alla salute e all’ecosistema, tracciabilità dei prodotti. Nonostante questa infilata di buoni propositi non vi imbatterete nell’aspetto sanificato e privo di allegria dei centri benessere. Tutt’altro. I cestini con chips di verdura essiccata e gli spaghettoni con mazzancolle, pere e lime sono sorprendenti come gran parte dei piatti: belli, buoni, non costosi.