Ottavio, vicino alla Scala Santa, fa parte della categoria di locali per benestanti appagati: cornucopie di scampi e gamberi crudi, aragoste alla catalana, spigole al sale. Un menu e un modo di trattare il pesce (cotture a volte un po’ insistite, uso del sale e dell’olio non sempre parco) che ricorda molto la Milano goduriosa degli anni 80. E infatti ci ho visto una tavolata dello stilista Valentino con famigli, incluso il bon vivant Carlos Souza. E poi facce da costruttore, da avvocato d’affari, da moglie rappresentativa. Persino Benigni. La carta dei vini insiste su Tirolo e Sicilia. Gli arredi, di composta eleganza borghese – boiserie, stampe di carte geografiche, belle luci soffuse, divani in pelle, piano a coda, librerie -, ricordano le sale soci dei club maschili o di certe ville da industriale brianzolo di ormai solida ricchezza. Prezzi del pesce a peso, considerevoli.