Che bello scoprire un ristorante abbastanza innovativo e per nulla velleitario. Abbastanza, nel senso che non ci vogliono prolisse spiegazioni per capire cosa c’è nel piatto, è sufficiente leggere il menu. Innovativo, perché nelle proposte si trovano lo stile grafico, alcuni ingredienti e le tecniche di cottura tipiche della cucina contemporanea. Primo osteria, al 76 della circonvallazione Gianicolense è aperto da pochi mesi. Pietro Adragna, lo chef, e Daniele Matta, in sala, hanno meno di trent’anni ma sono decisamente bravi. Squisito l’uovo croccante in poché con parmigiano e tartufo nero, il salmone marinato e yuzu, caprino e salicornia, il raviolo al cacao ripieno di coda alla vaccinara, il tataki di tonno al sesamo. Chi ama i dolci scelga lo Sferamisù. C’è anche un piatto della tradizione fatto a regola d’arte: un’imperdibile carbonara con gli spaghettoni, migliore di tante altre celebrate dai gourmet romani.