Avete presente Nighthawks, il celebre dipinto di Hopper? Luci da coprifuoco, isolamento, malinconia. Sommatelo allo stile dei bistro delle stazioncine svizzere degli anni ‘50, e avrete la scabra atmosfera di uno dei ristoranti con stella Michelin ritenuti meno costosi e al contempo più innovativi d’Italia (50/80 euro). Bistrot64, a due passi dal MAXXI, è il locale dello chef giapponese Kotaro Noda. Squisiti e irresistibili il pane e i grissini serviti con un piattino d’olio. Ottimi i cinque bocconcini di preantipasto, gustosi e sorprendenti gli spaghetti di patate burro e alici, insulse le pappardelle con variazioni di cipolla, insignificante il tonno con scarola, mela e cetriolo. Più sapida la presa di maiale iberico con fagiolini e prugne fermentate. Il tutto servito su freddi tavoli di marmo senza tovaglia, con camerieri vestiti da travet. Un po’ di luce in più e di calore negli arredi non guasterebbe.