Per l’Esquilino è il momento della riscossa. In piazza Dante sono stati riaperti i giardini, e non sono ancora disastrati. C’è il bunker degli 007 italiani, per nulla tetro e anzi con facciata simile a quella di un grand hotel sulla Croisette di Cannes. E poi c’è Casadante, il locale ospitato in una ex officina, sempre aperto, con molti tavoli nell’ampiezze del marciapiede e con ariose profondità interne, inclusive di divani. È un locale multifunzione: ci si va per mangiare, per bere, per lavorare, per comprare suppellettili per la tavola. Ideale per incontrarsi, è stato subito adottato da un gruppo di trend setter culturali. Ci abbiamo visto il regista Paolo Sorrentino, il candidato assessore Tobia Zevi, la scrittrice Elena Stancanelli, il direttore del Foglio Claudio Cerasa.
Grandi taglieri, roastbeef, l’onnipresente pinsa, parmigiana di melanzane, vitello tonnato, hamburger e filetti di chianina.