Daruma sushi è sparpagliato in sette punti della città, e raggiunge gli altri quartieri con il servizio a domicilio. In pratica, migliaia di romani e di turisti hanno mangiato questo sushi fusion (o con-fusion, come è stata battezzata la moda di aggiungere ingredienti esotici alla base classica di filetti di pesce crudo e riso). Le preparazioni sono espresse e le materie prime certificate, una garanzia di non mangiare nulla di ossidato, rinsecchito, scadente. Il Daruma di Piazza Parlamento, con i suoi stretti tavolini e il tavolo collettivo, seduti su cubi per cui non si sa dove appoggiare una borsa, è un allegro sushificio con cucina a vista e ritmi industriali, molto frequentato dai lavoranti della politica. Rolls, nigiri, tartare, temaki, tempura, wok, tataki in preparazioni fantasiose e molto colorate, che danno l’illusione di essere gustose (è vero), digeribili e non ingrassanti (è dubbio).