L’Enoteca Buccone è un classico che speriamo non subisca efferati restyling diventando l’ennesimo locale arredato alla stessa maniera di tutti, ossia l’osteria finto sgangherata. Perché Buccone è davvero sgangherato negli arredi, che però sono originali, raccontano una storia vera. In via Ripetta, di fronte al nuovo mondo degli alberghi 5 stelle lusso, con l’accumulo delle sue mille bottiglie di vino (e i prezzi scritti a pennarello sul vetro), l’antica cassa olandese e i tavolini di marmo, Buccone è un rimasuglio di mondo che esisteva anche prima della standardizzazione. Si beve (benissimo) e si mangia: pizza e mortadella, pane e salame, uovo sodo e maionese con giardiniera, frittata di patate e guanciale, zuppa di legumi, formaggi francesi o di pecora della zona del reatino. Non c’è riscaldamento ma ci si riscalda subito dopo il primo bicchiere di vino. Atmosfera non turistica, nonostante la zona.