Dicono che sia il baretto più hype di Roma. Com’è tipico dei luoghi scelti per incontrarsi da un manipolo di avanguardisti o aspiranti tali, Il Baretto di 40°non è bello, non è ristrutturato, non si vedono soldi investiti da un professionista del settore. Ad attirare dj, trapper, attori, avvocati, fanatici di moda alternativa (i gestori avevano un noto negozio di street style) non sono solo i vini, gli champagne, i cocktail, i distillati, i tramezzini, i panini e le pizze farcite, i pochi piatti cucinati ma anche l’aria aria creativamente dimessa. Nelle due stanzette affacciate su piazza dei Quiriti trovate vinili, libri, fotografie vintage, lucine natalizie, un listino prezzi con i trasferelli, bottiglie, una lavagna con “le frasi de ‘na vorta”, tutto accatastato alla rinfusa. Per non dire dell’Apecar rosso parcheggiato davanti ai tavolini, con vecchie dispense e VHS forse in vendita forse no.