Lègami o legàmi? Non abbiamo chiesto alle cameriere, pronte a rispondere alle domande più insidiose riguardo ai nomi esotici di preparazioni e ingredienti e a spiegare la composizione dei piatti. Perché, nonostante il nome da film di Almodovar, Legami è un ristorante giapponese creativo, o fusion, sulla scia degli epigoni di Nobu. È un bel locale, di proprietà dell’ex calciatore Claudio Marchisio: ampio, su due piani, con gigantografie di donne polpose legate come un cotechino su base di tappezzeria jungle, e con molta cura nel design di ogni oggetto. Curiosa la clientela a ora di pranzo: soprattutto giovani donne molto curate, probabilmente con ottimi lavori dato che il locale è di fascia medio alta. Gustosi i ravioli di wagyu, ottimo il tempura, i temaki, i gunkan, i nigiri ben calibrati, i chirashi, i rolls. Composizioni molto fantasiose e materia prima di qualità. Anche a domicilio.