Per una cena all’aperto, Piazza Caprera, con i suoi villini e la fontana con la ballerina dormiente dello scultore Jacques Zwobada, è uno dei luoghi più suggestivi di Roma. Ne subì il fascino anche Ettore Scola, che vi girò scene decisive di “C’eravamo tanto amati”. Sotto il portico di uno dei due villini che disegnano un emiciclo, c’è Marziali 1922. Ci siede tra piante a terra e altre appese al soffitto in un’atmosfera molto jungle: la risposta umana e romana al Bosco Verticale del milanese Boeri. Aperto dalle 9 alle 1 di notte, come i bistrò, è ideale per gli attacchi di fame fuoriorario. La sera, complice il pienone, il servizio è lento e scoordinato, ma forse i gestori si stanno ancora riorganizzando. La pizza bianca con i salumi, servita tagliata a bocconi, è superlativa. In generale le materie prime, salumi, formaggi e verdure sono ottime. Se volete un tavolo sotto il bel porticato, è meglio prenotare.