Già il nome, Pizzeria Rustica Luciani Pasquale, è in controtendenza. Il locale di via dei Prefetti ha i suoi adepti proprio per l’assenza di innovazione: pizza al taglio, panini trucidi ma sinceri (croccanti rosette che tracimano prosciutto mozzarella e melanzane all’olio), porchetta, pasta cotta espressa in porzioni da carrettiere, supplì, polenta con salsicce al sugo… tutto come prima delle mode, con prezzi contenuti (4 euro il panino imbottito). E poi gli arredi: tra le taverne del telefilm Zorro e le fraschette dei Castelli, con le pareti effigiate dei soliti motti di saper vivere romanesco (Io non demordo demozzico. Qui se drogamo solo de pasta e fagioli), con la classica foto del vip testimonial che ha mangiato lì (ed è addirittura Oliver Stone), con le vetuste bottiglie di Barolo impolverate, i calendari e i gagliardetti dell’Arma, i ferri battuti, la ruota di un carro, il borotalco per chi si macchia