La ruota e il libro sono difficilmente sostituibili. Così il tavolo da pranzo con sedie normali. Da Retrobottega hanno deciso che l’esperienza andava migliorata con tavoli collettivi così alti da necessitare sgabelli da bancone e, all’altezza della pancia dei commensali, cassetti che contengono posate e tovagliolo. Se questa ridefinizione del modo di mangiare non pare riuscita, la qualità del menu è invece decisamente convincente. Siamo nel campo del fine dining, cioè della cucina di tendenza e ricerca. Ci sono due menu, per onnivori e per vegetariani, con prezzi dai 50 ai 95 euro. Tutto comincia con una serie di amuse-bouche strepitosi (si andrebbe avanti all’infinito). Le alici e n’duja sono buone e belle e il bufalo in galantina da non perdere. I tortelli di ossobuco perfetti, la tart di cipolle squisita. Ottimi gli abbinamenti di vino. Da provare.