Evangelista non è una trattoria, quindi manca di giovialità romanesca, in favore di un tono di decoro borghese anni Settanta, non particolarmente allettante. Ci si va anzitutto per il carciofo al mattone, prima cotto, poi pressato tra due tavolette d’argilla. Disteso sul piatto, ricorda la bellezza dei fiori trovati tra le pagine di un libro. È sicuramente da provare e se ne mangerebbero a ripetizione, non fosse che costano 15 euro l’uno. Gustosi anche i mezzi paccheri con carciofi, bottarga di muggine e limone; gli gnocchi di patate e zafferano al burro; la trippa di vitello con pomodoro menta e pecorino; il cosciotto d’agnello al forno. Una cucina tradizionale romana e abruzzese più che dignitosa, fatta di ingredienti ben selezionati, con qualche disattenzione (insalata di ovoli con troppo sale e servizio poco efficiente nonostante il locale semivuoto). In via delle Zoccolette, aperto solo per cena.