A Milano le vere trattorie sono praticamente scomparse. Manca una cucina tradizionale che i clienti abbiano voglia di assaggiare tutti i giorni: non si vive di risotto giallo e cotoletta. I locali che si autodefiniscono “trattoria”, inseriscono nel menu piatti innovativi e di tendenza che alzano i prezzi e gli obiettivi. A Roma, invece, alla trattoria non si sfugge. Al Testaccio, Flavio al Velavevodetto, con le sue stanze infilate negli abissi del Monte dei Cocci, è semplice, popolare, veloce, ricco di gustosi piatti della tradizione. È consigliabile prenotare nel cortiletto e soprattutto sulla bella terrazza, in mezzo al verde. Ottima la porchetta fatta in casa e gli involtini di borragine fritti, la matriciana, la carbonara, l’insalata di nervetti e soprattutto la minestra di broccoli in brodo d’arzilla e le fettuccine con le regaje. Imperdibili la misticanza ripassata in padella e la crostata di visciole.