A vederlo da fuori non si direbbe, l’aria è anonima, addirittura fredda all’interno, con tutta quella ceramica bianca. Eppure Amare è uno dei migliori ristoranti di pesce della città, al momento il mio preferito. Cominciate a provare, se non vi è mai capitato, il sapore del salmone selvaggio. Dopodiché vi rifiuterete per sempre di ingurgitare quello allevato, che viene offerto ovunque. Sodo, compatto, senza venature di grasso create dai pastoni di soia e antibiotico di cui si nutrono i pesci delle gabbie. E poi ricci squisiti, dolci, ferrosi e iodati, dalla Galizia. Il fritto con farina gialla, croccante e saporito. Le verticali di ostriche. La scelta e la preparazione dei crudi. Si vede la passione e la competenza nella selezione del pesce, un misto di litorale laziale e offerta internazionale, tanto per poter anche evadere dai soliti sapori con cui siamo cresciuti. Tra Prati e San Pietro.